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Cultura

Intervista ad Alessandra Salamida: la passione di un’attrice vera

Ho avuto modo di intervistare – con molto piacere, non lo nascondo! – Alessandra Salamida, una donna straordinaria ed un’attrice magnifica. Abbiamo parlato di tutto, dalle sue esperienze al metodo di approccio alla recitazione. Per finire con un aneddoto divertente del mondo dell’entertainment! Quella che segue è un’intervista delicata e intelligente. Proprio come Alessandra.

Alessandra

Benvenuta Alessandra! Presemtati pure ai nostri lettori!

Mi chiamo Alessandra Salamida e sono un’attrice professionista, laureata in Scienze dei Beni culturali con una tesi sulla tragedia greca, e diplomata presso l’Accademia dei Filodrammatici di Milano nel 2009. Mi sono formata anche con tre registi di rilevanza internazionale: Nicolaj Karpov (del GITIS di Mosca), Peter Clough (direttore del Dipartimento di Teatro della Guildhall School of Music and Drama di Londra) e Theodoros Terzopoulos (Teatro Attis di Atene).

Dal 2010 al 2013 ho lavorato con la Compagnia del Teatro Carcano di Giulio Bosetti, dal 2014 al 2016 ho lavorato al Teatro Greco di Siracusa con Daniele Salvo, Moni Ovadia e Gabriele Lavia. Nel 2017/2018 ho recitato nella Medea di Luca Ronconi, interpretata da Franco Branciaroli. Presto la mia voce come speaker di video promozionali e sono collaboratrice fissa per la Società Dante Alighieri di Milano in qualità d’attrice. Oltre al teatro, le mie più grandi passioni sono la poesia, la Grecia, la musica e la letteratura greca, sia antica che moderna.

Qual’è il tuo approccio alla recitazione? Come studi il personaggio che devi interpretare?

Dipende dalle situazioni e dai testi, ma solitamente il prima passo è cercare in cosa il personaggio mi è affina e per quali aspetti si allontana da me e lavorare soprattutto su quelli.

Cosa provi quando sei in scena?

Una grandissima emozione ogni volta.. Come dice Eduardo “il cuore ha tremato sempre”

Un aneddoto divertente legato al mondo della recitazione?

Di solito sono gli imprevisti che ti capitano in scena e il modo in cui sei costretta a farvi fronte, anche nel caso di qualche situazione involontariamente comica a cui tu devi reagire evitando di ridere naturalmente. E altri momenti belli e impagabili son quelli passati nei camerini dei grandi attori a sentire I loro ricordi e I loro aneddoti.

Teatro, cinema o tv: la tua top 3 e perché!

Teatro al primo posto perché è stato il mio primo amore!

Cinema al secondo posto perché credo sia una meta più difficile da raggiungere.

Tv al terzo posto perché credo sia un’arte minore rispetto alle prime due.

Grazie mille per la disponibilità!

Mariella Abbazi.