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Cinema

Juliet, naked – recensione

Juliet, naked ci avvolge morbidamente con i suoi toni britannici, di un grigio felice, questa storia di innamoramenti e uomini-fanciulli, in cui il vero protagonista è, come spesso accade nei romanzi di Nick Hornby, un bambino.

Annie e Duncan vivono da sempre in una cittadina marittima inglese, dove lei gestisce il piccolo museo del mare e conducono una vita di coppia serena e un po’ spossata. Duncan è un fan patologico del rocker alternativo Tucker Crowe (Ethan Hawke) del quale dirige in modo altrettanto ossessivo il sito del fanclub ufficiale. La routine viene sconvolta da un fatto apparentemente senza importanza: il rinvenimento da parte di Duncan, venticique anni dopo la scomparsa dalle scene del cantante, di un inedito unplugged. Dopo aver abbandonato la carriera musicale, Tucker Crowe si è ritirato a vita privata a New York, isolandosi e vivendo come può. Ha alle spalle innumerevoli relazioni e svariati figli con i quali non è mai davvero riuscito a essere presente. Ma stavolta no: sta cercando di essere un buon padre per il suo figlio più piccolo, Jackson, che è la possibilità che gli ha donato la vita di essere un bravo genitore. È frustrato professionalmente e non intende tornare a cantare. Quando riemerge l’inedito, “Juliet, Naked”, demo acustico dell’album di successo Juliet che Tucker aveva pubblicato venticinque anni prima, Duncan scrive sul proprio sito una recensione entusiasta della versione appena uscita. Ecco il fatto scatenante: Anne, per ostacolarlo, ribellarsi, sfogarsi, risponde alla recensione con falso nome, stroncando senza mezzi termini il pezzo. E Tucker replica, apprezza la critica e comincia con lei una relazione epistolare, fino all’incontro di persona, che sconvolgerà, in meglio, la vita di tutti.

Come al solito si respira la felicità uggiosa di Nick Hornby e come al solito si vivono con gli occhi di un piccolo uomo le vicende dei grandi, in particolare quella del padre, o meglio: della figura maschile di riferimento. Il bambino di Nick Hornby, in un sistema articolato di emozioni e sottintesi che in questo film sono resi magistralmente, è un bambino (maschio) che studia con stupore un uomo adulto e gli apre gli occhi grazie all’onestà intellettuale, alla caustica e innocente visione che solo un bambino può avere. Accadeva anche in About a boy: un uomo irrisolto viene salvato da un bambino, ossia di un sè senza sovrastrutture.

Il bambino di questo film, come è nello schema di Hornby, in cambio chiede un rapporto d’ affetto in cui l’adulto si sforzi di parlare un nuovo linguaggio.

JULIET NAKED FILM

Juliet è diretto in modo scorrevole e romantico da Jesse Peretz che si sofferma sui volti e su lunghe scene di interazione fra le persone, dove ci lascia osservarle in modo teatrale. Il mare dove non bagnarsi, il mare freddo del nord, fa da sfondo e risuonano ovunque musiche leggere di una colonna sonora davvero imperdibile in cui da da padrona una cover di “Waterloo sunset” cantata da Ethan Hawke in una versione bellissima che quasi supera le ben più prestigiose cover esistenti.

Da vedere in coppia, ma perfetto anche da soli, per commuovervi sorridendo senza che nessuno vi veda.

Eleonora Dusi.

SCHEDA TECNICA:

Regia Jesse Peretz
Sceneggiatura Evgenia Peretz, Jim Taylor, Tamara Jenkins
Ispirato al romanzo di Nick Hornby
Produttori Albert Berger
Ron Yerxa
Barry Mendel
Judd Apatow
Jeffrey Soros
Produttori esecutivi Simon Horsman
Patrick Murray
Thorsten Schumacher
Nick Hornby
Co-produttore Paul Sarony
Direzione della fotografia Remi Adefarasin, BSC
Scenografia Sarah Finlay
Montaggio Sabine Hoffman, A.C.E.
Robert Nassau
Costumi Lindsay la Pugh
Musica Nathan Larson
Supervisore alla musica Maggie Phillips
Casting Jeanne McCarthy, CSA
Dixie Chassay, CDG
Con Rose Byrne
Ethan Hawke
Chris O’Dowd
Azhy Robertson
Lily Brazier
Ayoola Smart
Enzo Cilenti
Pamela Lyne
Denise Gough and Phil Davis
Una produzione Bona Fide
Una produzione Apatow Company
Responsabile di produzione dell’unità Polly Hope
Primo assistente regista Tom White
Seconda assistente regista Emily Perowne

TRAILER

VOTO: 7,5