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Cinema

La rivincita – recensione

 

Leo Muscato, già drammaturgo, regista teatrale e «Oscar della Lirica» (2016), debutta il 4 giugno alla regia de La rivincita, dal romanzo di Michele Santeramo (a sua volta basato su una piece diretta dallo stesso Muscato). Il film girato a Martina Franca, paese natale sia del regista sia dell’attrice Sara Putignano, con il contributo della Regione Puglia e di Apulia Film Commission, sarebbe stato presentato al «Bif&st di Bari». Per via dell’emergenza pandemica e la conseguente chiusura di sale e festival cinematografici, però, la pellicola è stata inclusa nel palinsesto del progetto «La Rai con il Cinema italiano». Si tratta di otto film italiani, quattro in anteprima, messi a disposizione gratuitamente (previa registrazione) sulla piattaforma on demand di Rai Play.

La pellicola racconta la storia dei due fratelli che vivono uno affianco all’altro, a un passo dalla miseria. Sabino (Michele Venitucci) vende fiori davanti a un cimitero i cui morti sembrano essere dimenticati dal mondo. Rimane a galla tra i debiti, la depressione di Angela (Sara Putignano), una moglie che sente sulle spalle il peso della propria imperfezione, e il sogno del figlio Marco che da grande vuole fare il ballerino di latino americano. Sempre pronto a prestargli qualcosa, c’è suo fratello Vincenzo. Lui, i pochi soldi che fa nel suo oliveto, li vorrebbe mettere via per il figlio che Maja (Deniz Ozdogan), sua moglie, ha in grembo. Quando, però, lo stato gli espropria il terreno, Vincenzo perde tutto e la sua vita, con quelle di tutti i suoi famigliari, diventa una lungo susseguirsi di scelte difficili e decisioni tragiche.

Anche se la storia che racconta è un dramma, terribile e spaventoso, capace di indignare e scuotere lo spettatore fino a turbarlo, il film riesce a essere qualcosa di più. Tra le strade polverose, gli uliveti assolati e case troppo strette il regista sembra trovare le  storie straordinariamente ordinarie dei nuovi poveri, di chi ha una casa ma fatica a mettere insieme venti euro e le cose normali non può permettersele. Con uno sguardo delicato e preciso fotografa Vincenzo, Maja, Sabino e Angela, che affrontano le ingiustizie peggiori e i soprusi più abbietti con la testardaggine di chi, anche se stanco, è determinato a lottare.  Rimanendo sempre fedeli a se stessi questi personaggi, archetipi e metafore vive, rispondono a tutti i colpi della disperazione senza esitazione.

La rivincita si spinge oltre queste vite, oltre il cartello che segna la fine del paese di Martina Franca e oltre i confini della Puglia. Muscato parla direttamente all’incertezza di tutte le vite rovinate, e riesce a far brillare nel momento più tragico il desiderio di rivalsa che spinge ad andare avanti, perché non si può andare sempre male. Non si limita a raccontare la profonda tragicità di problemi reali e fin troppo comuni. Oltre lo scontro della terribile realtà con il legittimo desiderio di una vita normale, in cui molti possono facilmente riconoscersi, sembra di vedere qualcosa aldilà della porca miseria.

 

Titolo originale: La rivincita

Anno: 2020

Durata: 85 min.

Genere: drammatico

Regia: Leo Muscato

Casa di produzione: Altre Storie; in collaborazione con Rai Cinema

Interpreti e personaggi: Michele Venitucci, Deniz Ozdogan, Sara Putignano, Michele Cipriani.