Selfie di famiglia-recensione

Selfie di famiglia. Ovvero una commedia di impronta autobiografica nella quale si affrontano tematiche di vita quotidiana comuni a molte famiglie: la separazione di due genitori; l’impegno di una mamma single per conciliare tutti gli impegni della sua vita; i sogni di una adolescente lontani da casa; i primi amori. Sono queste le vicende che hanno ispirato la sceneggiatura di Lisa Azuelos.

La bellezza sta proprio qui: nella spontaneità con la quale gli attori hanno interpretato i loro ruoli, in particolare Thais Alessandrin, figlia della regista, che in questo caso ha letteralmente recitato la parte di sé stessa.

Fin dalle prime scene emergono le caratteristiche principali di Héloise (Sandrine Kimberlain), madre divorziata, dinamica e multitasking, che farebbe di tutti per i propri figli, ma che a volte sente anche lei il bisogno di evadere. E poi c’è Jade (Thais Alessandrin), la sua figlia più piccola, pronta a partire per frequentare l’Università del Canada ma che al contempo incontra il suo primo amore.

Quando due genitori si separano, l’aspetto più difficile da gestire è la comunicazione ai figli della decisione: questo rappresenta un momento di dolore, rabbia e confusione, che deve essere gestito con chiarezza per evitare che i figli possano sentirsi in colpa dell’accaduto. Héloise, attraverso una serie di flashback, ripercorre i momenti più difficili che ha dovuto affrontare come mamma single ed anche i sacrifici a cui è andata incontro da un punto di vista sia sentimentale che economico.

Inoltre, la voglia irrefrenabile di Héloise di registrare sul suo i phone ogni momento della vita di Jade fa emergere come una madre percepisca il “correre” più che lo scorrere del tempo, che la mette davanti al fatto che presto resterà sola a casa. Da qui la voglia di contrastare il tempo stesso tentando di catturarlo in un fermo immagine come quello di un video o di un selfie. Fiera del fatto che la figlia stia inseguendo il suo sogno, pronta a darle tutto il suo sostegno, ma al contempo triste e spiazzata davanti alla velocità con la quale tutto ciò accade.

Significativa invece la scena in cui Jade fa emergere le sue preoccupazioni riguardo alla partenza: sebbene la madre e il suo nuovo ragazzo le mancheranno molto, è disposta a fare questo sacrificio per non “incrostarsi” in quella vita che in un futuro potrebbe starle stretta.

In “Selfie di famiglia” non vi è una vera e propria trama, quanto piuttosto un susseguirsi di scene di vita quotidiana di una famiglia e la loro storia. Un film in cui ogni genitore ed ogni adolescente può ritrovare un pezzetto si sé stesso e della propria vita, come in una grande ed unica autobiografia.

Film da vedere in compagnia, ma se si è genitori anche da soli.

Anna Iarossi.

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