Escobar – Il fascino del male – Recensione

Escobar. Ovvero un film che ti sorprende, che ti sbatte in faccia la verità, violenta, sapida, che non ti aspetti. O che, “semplicemente”, non volevi vedere. Non consideravi. Non processavi. E invece i protagonisti, decisamente ben caratterizzati dallo sceneggiatore (Fernando León de Aranoa  – Perfect Day) ti sconvolgono, trascinandoti nel loro mondo fatto di luci ed ombre. Di peccati, sospiri e domande. Di vita vissuta. Di inquietudini. Di aria rarefatta, stantia. Ma anche di risposte. Feroci. Colme di ira. Accecate dalla rabbia. Il film segue la vita di Pablo Escobar, dall’ascesa criminale all’inizio degli anni ’80 fino alla morte nel 1993, passando per gli anni del narcoterrorismo, della lotta contro la possibile estradizione negli USA e del rapporto con la giornalista Virginia Vallejo, autrice del libro “Amando a Pablo, odiando a Escobar”, da cui è tratto il film. La Vallejo, dopo essere stata a lungo la sua amante, decise di collaborare con la giustizia favorendo la sua cattura. Insomma… quando si dice una “carezza” in un pugno! Cast potente (Javier Bardem e Penelope Cruz su tutti) ed in grado di sondare l’animo umano e dare voce alla storia vera di un “genio del male” rielaborata ma per nulla romanzata da sceneggiatore e regista, Fernando León de Aranoa, qui in un unico ruolo. Regista a cui va un plauso speciale per averci regalato una visione limpida su vicende così pregne di significato forse mai viste così limpide in tutta la storia del cinema. Escobar – il fascino del male è un film che farà parlare di sé ed in cui, volente o nolente, è facile riconoscersi nonostante la connotazione storica dei fatti narrati sia legata al passato e sia potenzialmente estranea alla maggior parte degli spettatori.

 

 

Trailer:

Scheda tecnica:

 

Data di Uscita ITA: Giovedì 19 Aprile 2018

Genere: Biografia, Crimine, Drammatico

Nazione: Spagna, Bulgaria – 2017

Durata: N.d.

Produzione: Escobar Films, B2Y EOOD

Distribuzione: Notorious Pictures

Note:

Presentato fuori concorso, alla 74esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

 

Voto: 7

 

Stefano Labbia.