Intervista a Massimo Villucci: una vita tra palco e realtà
Che dire Massimo… grazie per aver accettato l’intervista! Presetati ai nostri lettori e dicci pure chi sei e cosa fai!
Buongiorno mi chiamo Massimo Leonardo Villucci ho 41 anni e sono un attore, speaker e doppiatore. Mi sono avvicinato al mondo della recitazione in tarda età quando avevo concluso i miei studi universitari e intrapreso sette anni di consulenza finanziaria. Una frase emblematica mi aveva dato lo sprint per cambiare rotta professionale: “Il lavoro della consulenza mi sterilizza l’Anima”. Così ho deciso di frequentare una scuola di recitazione a Milano e al termine ho passato un provino che mi ha permesso di inserirmi nel professionismo e vivere di questo. Tutto è avvenuto magicamente grazie agli incontri che la vita mi ha offerto e anche ad una mia predisposizione nell’accoglierli.
Qual’è al momento il panorama culturale italiano? Che ne pensi? E soprattutto cosa vedi all’orizzonte?
Ci troviamo in un contesto epocale difficile sotto ogni punto di vista, questo non deve però impedirci di sognare. Le difficoltà sono un incoraggiamento affinche i nostri Sogni si possano realizzare. Occorre crederci realmente e avere la pazienza di perseguirli.
Quanto cambia a livello di metodo l’approccio alla recitazione di una poesia o di un testo teatrale?
Penso che non ci sia un approccio alla recitazione di una poesia o di un testo teatrale, l’importante è esserci nel momento in cui lo si recita.
Qual’è il tuo obiettivo da qui ai prossimi dieci anni?
Il mo obiettivo per i prossimi dieci anni è quello di stare nel “Qui e Ora” della vita!
Guardando al passato – professionalmente e/o privatamente – c’è qualcosa che non rifaresti? Se vuoi dircelo, ovviamente…
Rifarei tutto perché mi hanno permesso di essere quello che sono! Evviva!
Grazie per la disponibilità!!!
Stefano Labbia.