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Cinema

Mulholland Drive – Recensione

 Locandina film

Mulholland Drive, nato dalla mente di David Lynch per essere un episodio pilota televisivo, approda sui grandi schermi americani il 12 ottobre 2001. Il film, già vincitore del premio alla miglior regia al Festival di Cannes, rapisce fin da subito il pubblico, diventando immediatamente un cult del cinema moderno.

“É tutto registrato…è tutto un’illusione…”. E in effetti la trama sembra seguire storie apparentemente sconnesse tra loro.
Una limousine viaggia di notte su una strada deserta di Los Angeles, la stessa strada che dà il titolo al film. A bordo c’è una donna (Laura Harring), che sta per essere assassinata dai due conducenti. Ma, poco prima che ciò accada, una macchina guidata a grande velocità impatta sul veicolo, provocando un grave incidente, nel quale sopravvivrà solo la donna. Betty Elms (Naomi Watts) è una giovane attrice canadese appena arrivata a Hollywood con tanti sogni e speranze. Adam Kesher (Justin Theroux) è un regista che sta cercando la protagonista per il suo nuovo film ed è minacciato da un gruppo di malavitosi affinché scelga l’attrice che vogliono loro. Un uomo è ossessionato da una figura terrificante che non lo lascia in pace e chiede consiglio ad un conoscente.

Queste sono le pedine che David Lynch muove all’interno di uno dei lungometraggi più controversi della storia del cinema. In particolare, la costante sensazione di suspense e terrore che investe il pubblico scena dopo scena sono le colonne portanti di una sceneggiatura impeccabile. Infatti Lynch è stato in grado di capovolgere completamente il canonico storytelling offrendo una trama complessa e di difficile definizione, per la semplice ragione che Mulholland Drive è sì un thriller, ma è anche una storia d’amore, un noir, un dramma, un giallo.

Complessivamente, per quanto la narrazione alle volta possa sembrare che proceda a rilento, essa è serrata, quasi schematica, e sono concessi pochi attimi di respiro se non per la sublime e commovente scena del Club Silencio, dove lo spettatore può rilassarsi e tirare le somme di quanto visto finora.

In particolare Lynch gioca con parecchi primi piani e con inquadrature strette degli sguardi delle due protagoniste. Inoltre, soprattutto ad inizio film, molte sono le scene di solo girato, in cui viene lasciato spazio esclusivamente alle ambientazioni e alla scenografia. Queste d’altra parte giocano un ruolo fondamentale, non solo come sfondo alla narrazione, ma anche – e soprattutto- per la “soluzione” delle vicende. Oltre a questo, grande importanza ha il sonoro, in particolar modo la colonna sonora, talvolta ripetitiva, ma struggente e di grande impatto emotivo.

Oltretutto non manca la componente psicologica, che sono in effetti la chiave di lettura di quasi tutti i film del regista. L’inconscio, dove convivono le paure e le debolezze umane, é un ottimo strumento narrativo del quale Lynch si serve molto spesso.

Per inciso, grande prova d’attrice da parte di Naomi Watts, qui alle prese con uno di ruoli più importanti e difficili che abbia mai interpretato, ma nel complesso il livello recitativo generale è altissimo, come in tutti i film del regista.

In conclusione, un film consigliato a chiunque voglia approcciarsi per la prima volta alla dialettica registica di Lynch, a chi ama i noir intricati e chi nei film vuole completamente perdersi. Meno consigliato a chi invece preferisce trame più semplici e snelle e vorrebbe passare una serata tranquilla e priva di tensioni. E ora…silencio.

Cristina Peli

Scheda tecnica
– Titolo originale: Mulholland Dr.
– Nazione: Stati Uniti d’America
– Anno: 2001
– Genere: thriller, drammatico
– Durata: 146 minuti
– Regia: David Lynch
– Sceneggiatura: David Lynch
– Fotografia: Peter Deming
– Musiche: Angelo Badalamenti
– Cast: Naomi Watts, Laura Harring, Justin Theroux, Ann Miller, Robert Foster
– Produzione: Studio Canal
– Distribuzione: 01 Distribution, Universal Pictures

Trailer 

Voto 9/10