Anteprima esclusiva “I Giardini Incantati” di Stefano Labbia: perdersi nella poesia

Ho avuto il piacere di poter leggere il nuovo libro di Stefano Labbia, “I Giardini Incantati”, edito da Talos Edizioni, in anteprima. A breve verrà dato infatti alle stampe e distribuito in tutte le librerie d’Italia. È una raccolta di poesie più intima, se possibile, della precedente, “Gli Orari del Cuore” (2016 – Leonida Editore) perché qui troviamo la maturità, i punti fermi, il “navigar m’è dolce in questo mare” di Leopardiana memoria, trasportato agli anni 2000, dove si vive di fretta, si lavora di fretta. E si ama, di fretta. Un mondo caotico dove perdersi nei “Giardini incantati” che aprono e chiudono la silloge è un dono, un privilegio, quasi un lusso. Un lusso, si, che però possiamo concederci. Ne vale la pena. Dobbiamo. “Gli Orari del Cuore” descriveva un percorso, un cammino, comune all’uomo moderno, fatto di sogni, paure, speranze, amori, luoghi visitati o solo sognati. Qui, in questa nuova raccolta c’è, invece, il sentimento che diviene maturo e non più simil adolescenziale, quello vero, fatto di cose tangibili e non più astratte. Fatto di battito e non più di sospiri. C’è il richiamo all’arte, alla cultura, alla voglia di dire basta all’atteggiamento nichilista, che abbraccia l’apatia e che è realizzata nella meccanica e nell’automazione del lavoro odierno. In molti dei suoi articoli pubblicati il Labbia analizza e prova a spiegare la poesia del mondo di oggi: l’abbiam perduta o l’abbiam sempre accanto – e non ce ne accorgiamo? La verità, come al solito, sta nel mezzo: se è vero che un popolo meno acculturato possibile e più “soggiogato” da media e dalla routine è di facile manovra, è anche vero che le opportunità per accrescere il proprio io come uomini e donne è di facile reperibilità. La poesia, la cultura, è attorno a noi: basta saperla accogliere. Volerlo. Volerlo fortemente. Parafrasando Vittorio Alfieri, insomma: «vòlli, e vòlli sèmpre, e fortissimaménte vòlli. vòlli, e vòlli sèmpre, e fortissimaménte vòlli.». Stefano Labbia, giovane autore romano, qui novello Cicerone, ci trasporta in un piccolo microcosmo fatto di vita, emozioni, gioie, momenti difficili superati, amori, storie. Ci intrattiene senza rime, mettendosi in gioco e dicendo sempre il vero. Come puoi, dunque, tu lettore non riconoscerti in esso? Provi empatia, ami con lui, odi assieme a lui. Sogni insieme a lui. “Giochi di luce, / segmenti di pozzo, / falene al buio. / Ecco che nei giardini perduti / ho ritrovato il senno / di quanto avevo smarrito / ieri l’altro.” canta il Labbia. E noi con lui. Noi con lui. Siamo circondati. Conviene arrendersi. Arrendersi all’evidenza: la poesia è attorno a noi. Perché, come sovente scrive e dice l’autore: «la poesia è vita. E tutta la vita è poesia.».

INFO:

Il libro è in vendita sul sito della Casa Editrice Talos Edizioni (http://www.talosedizioni.it), presso le librerie su territorio italiano (ub!k, GIUNTI al Punto, Feltrinelli, bookstore ibs, COOP, Mondadori Retail, Arion) e nei principali store online (IBS, Libreria Universitaria, Leggere.it, Dea Store, Goodbook, Webster.it, La Feltrinelli).

Per maggiori informazioni è possibile contattare la Casa Editrice Talos Edizioni al seguente indirizzo mail: [email protected], telefonando al numero 3899644715 o scrivendo a mezzo lettera all’indirizzo: Talos Edizioni – via Napoli, 26 – 87040 Castrolibero (CS).

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Autore: Twitter – @StefanoLabbia

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Sito internet www.talosedizioni.it/

Emanuela Manfredi.