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Cinema

Attenti al gorilla – recensione

Gorilla

In “Attenti al gorilla” Luca Miniero propone una sorta di “romanzo di formazione” in veste comica, modello già consolidato nel fortunato “Benvenuti al Sud” e nel sequel “Benvenuti al Nord”. Infatti, Lorenzo (Frank Matano) è un avvocato in miseria e un padre e marito negligente. La moglie Emma (Cristiana Capotondi) si è trasferita con i tre figli dall’amante, il dottor Alfonso (Francesco Scianna), che progetta di sposarla.

Costretto ad aprire il proprio studio legale in uno stanzino all’interno del salone di bellezza gestito dalla solare Concita (Diana Del Bufalo) e incapace di instaurare un legame solido con le gemelle e il figlio che ha smesso di parlare in seguito alla separazione dei genitori, Lorenzo sembra aver fallito su tutti i fronti. Una visita al giardino zoologico della città, però, gli presenta l’occasione per riscattarsi: di fronte alla gabbia del gorilla (a cui ha prestato la voce il grande Claudio Bisio), l’avvocato avverte qualcosa che lo spinge ad avvicinarsi al più intelligente degli animali. Separati dalla barriera fisica della gabbia, i due copiano i movimenti l’uno dell’altro, in perfetta sintonia. Lorenzo decide dunque di portare avanti una causa senza precedenti per liberare l’animale, basata sull’argomentazione che al gorilla sia stata riconosciuto, in una sentenza americana, lo status di “persona non umana”. L’arringa dell’avvocato riscuote successo, ma la soddisfazione della vittoria si interrompe quando il giudice aggiunge che dovrà essere lui ad incaricarsi del trasferimento del gorilla in Africa. Lorenzo porta il primate a casa ed inizia una convivenza che gli cambierà l’esistenza. Scoperta la presenza dell’animale, i figli si riavvicinano al padre, con cui condividono momenti indimenticabili nel tentativo di accogliere e accudire “Peppe”, scatenando lo sconcerto di Emma, a cui si riaccende anche la curiosità nei confronti di Lorenzo. Sarà proprio il primate a far ricongiungere la famiglia, insegnando all’avvocato i valori dell’affetto, dell’accudimento e dell’amicizia. Dal punto di vista del gorilla, però, il paradigma darwiniano è rovesciato: non è l’uomo a discendere dalla scimmia, ma la scimmia a discendere dall’ uomo.

Gorilla

“Attenti al gorilla” è intriso di realismo mischiato a sapore onirico, e proprio la convergenza di due stili agli antipodi rende il film difficile da inquadrare: si vogliono privilegiare i toni comici o quelli emotivi/riflessivi? Poche le risate di cuore, forse per la relega a ruolo secondario di Lillo Petrolo (Jimmy), e allo stesso tempo eccessiva leggerezza nella trattazione di temi centrali quali la diversità e la cittadinanza.

Insomma, interessanti gli spunti di riflessione suggeriti al pubblico attraverso i commenti irriverenti del saggio e divertente gorilla, figlio dei nostri tempi, tra le altre cose, per l’aderenza al vegetarianismo e i vari riferimenti all’immigrazione dall’Africa. Alla fine del film, però, si percepisce l’assenza di un collante principale.

Elettra Pelino.

 

Scheda tecnica:

Genere: commedia

Cast: Frank Matano, Cristiana Capotondi, Lillo Petrolo, Francesco Scianna, Diana Del Bufalo e con la voce di Claudio Bisio

Regia: Luca Miniero

Produzione: Wildside e Warner Bros. Entertainment Italia

 

Trailer:

 

Voto: 7