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Cinema

Il favoloso mondo di Amélie – Recensione

Locandina film

Il 25 aprile 2001 esce nelle sale cinematografiche francesi Il favoloso mondo di Amélie, da subito un successo di pubblico e di critica e destinato a diventare un cult del cinema internazionale.

Trama

Amélie Paulain è una giovane cameriera di un bar nel cuore del quartiere parigino di Montmartre. Resasi indipendente da due gentori autoritari ed anaffettivi, che l’hanno cresciuta sotto ad una campana di vetro – convinti che sia affetta da una malattia cardiaca congenita – precludendole amicizie ed esperienze, Amélie vive in un mondo tutto suo, secondo una routine fatta di piccoli piaceri personali e del lavoro alla caffetteria. Non può certo immaginare che la sua vita, semplice e disimpegnata, stia per cambiare in maniera repentina e che l’annuncio della morte di Lady D sia solo l’inizio di un turbinio di avventure. Ma soprattutto non sa che l’amore, a lungo cercato e sempre negatole, forse è proprio dietro l’angolo.

Recensione 

Il favoloso mondo di Amélie non necessiterebbe di presentazioni. D’altronde la fama ed il successo mediatico che hanno travolto regista ed interpreti dopo la sua uscita lo precedono. Eppure l’opera di Jeunet non ha grandi pretese: ambientazioni semplici – sebbene quasi tutte le scene in esterno siano state girate a Parigi, il regista decide di non concentrarsi sui luoghi turistici della città- personaggi umili, come umile è la protagonista.

Jeunet realizza un film esteta, aiutato da una fotografia sui toni del giallo, che rendono le ambientazioni più accessibili allo spettatore, catapultandolo direttamente negli odori, nei sapori e nei profumi dei vicoli di Montmartre. Il pubblico non è mero osservatore delle vicende di Amélie, ma un personaggio a tutti gli effetti. La stessa protagonista spesso si rivolge direttamente a lui, quasi non avesse nessun altro con cui confidarsi e rendendolo partecipe dei suoi pensieri. Lo spettatore, anche solo in parte, è portato a riconoscersi in lei e a godere delle sue vittorie e ad indignarsi per le ingiustizie e tutto ciò è segno che Jeunet ha realizzato un’opera delicata, che tocca in profondità le corde dell’animo umano.

Amélie incarna l’ingenuitá di chi si affaccia sul mondo per la prima volta: è piena di insicurezze e paure, eppure sa voler bene nella maniera più spontanea senza che le sia mai stato insegnato, ma non riesce a lasciarsi andare e ad accettare che dentro di lei si stiano facendo spazio emozioni nuove. Non mancano, tuttavia, scene irriverenti tipiche della comicità francese, che anzi fanno da perfetta cornice alla narrazione.

Nota di merito alla struggente colonna sonora realizzata da Yann Tiersen, ormai riconoscibile anche all’orecchio meno allenato.

Visione consigliata a chiunque voglia approcciarsi ad un grande classico cinematografico del ventunesimo secolo, senza il pericolo di incorrere in una pellicola ermetica ed elitaria. Un film, ambientato nella città dell’amore, che fa un elogio ai sentimenti e che sicuramente piacerà ai più romantici…e non solo.

Cristina Peli

Scheda tecnica:

– Titolo originale: Le fabuleux Destin d’Amélie Paulain

– Nazione: Francia, Germania

– Anno: 2001

– Genere: commedia, romantico, sentimentale

– Durata: 122 minuti

– Regia: Jean-Pierre Jeunet

– Sceneggiatura: Guillaume Laurant e Jean-Pierre Jeunet

– Fotografia: Bruno Delbonnel

– Musiche: Yann Tiersen

– Cast: Audrey Tautou, Mathieu Kassovitz, Serge Merlin, Jamel Debbouze

– Produzione: Canal+

– Distribuzione: BiM Distribuzione

Trailer:

Voto: 9/10