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Cinema

My own worst enemy – Recensione


Locandina film

 

Nata da un’idea di Jason Smilovic, già creatore e produttore esecutivo di precedenti serie TV di discreto successo (Kidnapped, Karen Sisco), My own worst enemy approda sulle reti televisive dell’NBC il 13 ottobre 2008. Purtroppo il 15 dicembre successivo le emittenti ne annunciano la cancellazione dopo soli nove episodi.

Trama

La storia segue le vicissitudini di Henry Spivey (Christian Slater), un tranquillo ed onesto cittadino americano che conduce una vita apparentemente normale, con una moglie e due figli. Henry, tuttavia, non è altro che una figura di copertura per Edward Albright, un agente segreto con licenza di uccidere. L’organizzazione segreta per cui lavora gli impiantata un microchip nel cervello grazie al quale le personalità dei due uomini possono essere attivate o disattivate. Sarà proprio per colpa di un guasto all’apparecchiatura che le due identità verranno attivate in modo del tutto casuale, facendo sì che le vite dei due uomini si scambino vicendevolmente.

Recensione 

La serie TV, appena uscita, aveva tutte le premesse per gettare le basi di un buon thriller show. Già il fatto di aver reclutato un cast con nomi altisonanti dello star system – Taylor Lautner, che qui interpreta il figlio del protagonista, sarebbe diventato presto famoso per il ruolo di Jacob in Twilight, uscito nelle sale cinematografiche poco dopo – e l’uso di effetti speciali notevoli, implica un cospicuo budget che denota un forte interesse per un buon esito della serie.

Tuttavia la trama, per quanto avvincente, non contiene elementi del tutto originali. In primo luogo l’utilizzo del doppelgänger alla Dr. Jekyll e Mr. Hyde è un espediente narrativo visto e rivisto, seppur sempre di grande efficacia. E si pensi anche a James Bond, personaggio partorito dalla mente di Ian Fleming e che ricorda in tutto e per tutto Edward Albright con licenza di uccidere. Infine, se si guarda ai rocamboleschi tentativi di Edward/Henry di tenere nascosta la sua identità alla propria famiglia, il richiamo a True Lies di James Cameron è quasi scontato.

Ad ogni modo è da apprezzare la costruzione dell’impianto scenografico, in particolare l’impervio terreno su cui si muovono Henry ed Edward. Buona la scrittura dei protagonisti, due uomini completamente diversi che dividono lo stesso corpo e che hanno la maledizione di non potersi incontrare. Efficace l’idea dei video messaggi che i due uomini si lasciano prima che una delle due personalità abbia il sopravvento sull’altra e unica loro maniera per comunicare. Nota di merito alla grande prova recitativa di Christian Slater, che qui fa suoi due personaggi diametralmente opposti, portandosi a casa una convincente performance.

In conclusione, una piacevole serie TV d’intrattenimento che sarebbe potuta continuare. Visione consigliata a tutti gli appassionati di action thriller non troppo impegnati che desiderano trascorrere una serata all’insegna di inseguimenti e sparatorie, di colpi di scena, di detti e non detti.

Cristina Peli

Scheda tecnica: 

– Titolo originale: My own  worst enemy

– Lingua originale: inglese

– Nazione: Stati Uniti d’America

– Anno: 2008 (stagione 1)

– Episodi: 9 episodi

– Durata: 40 minuti (a episodio)

– Genere: azione, thriller, spionaggio

– Regia: David Semel

– Cast: Christian Slater, Bella Thorne, Taylor Lautner, Mädchen Amick, Saffron Burrows

– Produzione: Universal Media Studios

– Distribuzione: Joi (Mediaset)

Trailer: 

Voto: 7/10