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Cinema

La cordigliera dei sogni – recensione

La cordigliera è una catena montuosa del Cile. Essa si sviluppa lungo la costa pacifica del Cile dall’estremo settentrione del paese, nella regione di Arica-Parinacota fino alla penisola di Taitao nella Regione di Aysén. Per il regista Patricio Guzmán, memorialista cileno, è lo spunto per confessioni, ricordi, sensazioni di un Cile passionale, vero, puro. Passionale ma anche sofferente.

Una fotografia, questa, che si snoda attraverso l’occhio della camera, violento, crudo. Profondo. Ricordi di infanzia sia affastellano l’uno sull’altro formando uno strato di cinica verità: questo grazie a testimonianze e filmati di archivio regalando così allo spettatore un quadro sul Cile che fu, analizzando infine lo Stato dell’America meridionale moderno.

Perché, come ci dice il regista, voce narrante per tutti gli 87 minuti de “La Cordigliera dei sogni” , questa nazione latino americana che oggi vive in un presente all’avanguardia ed in cui il benessere oramai è diffuso è stata inevitabilmente forgiata nel passato oscuro che i libri di storia ci riportano.

La trama: Patricio Guzmán ha lasciato il Cile da oltre quarant’anni per sfuggire alla dittatura militare, ma non ha mai smesso di pensare al proprio paese, alla sua cultura e allo spazio geografico. Da qui nasce il film dedicato a quella che il regista definisce l’immensa colonna vertebrale che rivela la storia passata e presente del Cile.

Un documentario incredibile che grazie a I Wonder Pictures sbarca in Italia: un piccolo capolavoro che, profondo e toccante, ricorda quello che è stato e che, facilmente, può ancora accadere per via dell’umana natura. Un film che irrompe nel cuore e nell’anima, questo “La cordigliera dei sogni”: molti i passaggi che donano riflessione grazie alle testimonianze dirette di artisti, cineasti e scrittori. Ci si chiede: “Quando la società ha dato la chance al danaro di corrompere cultura e arte?”. E ancora: “Quando abbandoneremo le cose superflue per tornare a vivere?”.

Un capolavoro sofferto che chiude una trilogia di sangue e passione firmata dal regista cileno vincitore di un European Film Awards per il miglior documentario nel 2010: difficilmente dimenticheremo “La cordigliera dei sogni”.

Sarebbe, del resto, come voler dimenticare il passato.

Stefano Labbia.

 

Scheda Tecnica:

Titolo originale: La Cordillera de los sueños

Titolo internazionale: The Cordillera of Dreams

Data di uscita: 10 Giugno 2021 (Italia)

Genere: Documentario

Anno: 2019

Regia: Patricio Guzmán

Cast: Jorge Baradit, Vicente Gajardo, Francisco Gazitúa, Pablo Salas

Paese: Cile, Francia

Durata: 85 Min

Distribuzione: I Wonder Pictures

 

Trailer:

Voto: 8