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Cinema

Picciridda, con i piedi nella sabbia – Recensione

Favignana, fine anni ’60. Lucia è una bambina di 10 anni che, tra le lacrime e lo sconcerto, si trova all’improvviso a vivere sull’isola con la nonna Maria siccome, pur straziati, i suoi genitori hanno deciso di emigrare in cerca di lavoro verso la Francia, portando con sé solo il fratellino.
Abbandonata e affidata alla “Generala” che è Donna Maria, Lucia cresce in cerca di risposte in quella terra aspra e rigogliosa che è la Sicilia del romanzo di Catena Fiorello e che il regista siciliano ha voluto riadattare su grande schermo, e non ha mancato di mostrarne i colori caldi, i suoni della tradizione, i sapori e i profumi della sua terra d’origine. Licata racconta il fenomeno, comune a molti bambini del sud Italia di quegli anni, della cosiddetta “emigrazione passiva”, quella vista dalla prospettiva di chi resta nella terra natale e vede i propri familiari partire in cerca di fortuna, a fare i conti con il senso di abbandono e l’impossibilità di comunicare coi propri cari. Ma quello di Licata e Fiorello è anche un racconto di una terra dalle luci abbaglianti e di ombre profondissime, ritratto di una comunità in cui una piccirilla è figlia di tutti e tutti a modo loro le si stringono attorno, in primis quella nonna così austera e intransigente: Donna perché assai rispettata in paese, interpretata magistralmente da una Lucia Sardo che ha saputo cogliere il senso nascosto e terribilmente affascinante di questa donna siciliana combattiva che “veste i morti” con una cura commovente e vive d’orgoglio e indipendenza in un contesto di obbedienza a regole tutte declinate al maschile come quello della Sicilia dell’epoca. I dialoghi sono forti, incisivi e spezzati, un po’ come i modi di Donna Maria che la piccola Lucia non riesce a capire, dalle regole severe che le impone, disciplina, rispetto, puntualità, e di non parlare con la sorella di Maria, Pina, e la sua famiglia.

Nel chiaroscuro della vita in paese le giornate scorrono, cadenzate dalle notti stellate in riva al mare, da processioni alla Madonna e uscite al mercato, e Lucia cresce in quel mondo che osserva con sguardo inquieto e curioso, che il regista ha saputo cogliere tramite un uso sapiente dei primi piani e dell’amplificazione del dettaglio. In questo scenario, Lucia non è l’unica protagonista, ma lo sono tutti quei volti di donne segnati dal tempo, solcati dalle lacrime e dalle cicatrici, donne i cui sentimenti si manifestano sulle pieghe della pelle, donne che hanno guardato in faccia alla brutalità della forza fisica di un mondo che non fa sconti nemmeno davanti all’innocenza di una bambina, donne fatte forti dall’incontro con ciò che ti “prende la dignità e ti umilia”, facendo sacrificare la falsa cortesia alla parlata schietta eppur sincera. Persino Lucia conoscerà l’aspro segreto da cui la nonna aveva tanto invano tentato di proteggerla, costringendola ad un silenzio che segnerà per sempre la sua vita, anche quando andrà a ricongiungersi agli amati genitori in Francia.

Ma il silenzio delle giornate trascorse con Donna Maria era diverso, in cui il semplice stare si tramutava in affetto, e che porterà Lucia a tornare all’isola dopo tanti anni di distacco, e a riconfrontarsi con la storia di sua nonna e della sorella Pina, a confrontarsi con la sua storia personale e tramite il racconto trovare il suo perdono, per tornare ancora a mettere i piedi nella sabbia, per tornare ancora una volta Picciridda.

Carolina Camurati.

Scheda Tecnica:

Titolo originale: Picciridda
Data di uscita: 5 marzo 2020
Genere: Drammatico
Anno: 2019
Regia: Paolo Licata
Cast: Marta Castiglia, Tania Bambaci, Katia Greco, Lucia Sardo, Ileana Rigano
Paese: Italia, Francia
Durata: 96 min
Distribuzione: Satine film
Sceneggiatura: Catena Fiorello, Paolo Licata, Ugo Chiti
Fotografia: Lorenzo Adorisio
Montaggio: Maurizio Baglivo
Musiche: Loredana Marino
Produzione: Moonlight Pictures, Panoramic Film, Alba Produzioni / Regione Sicilia 

Voto: 7,5