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Cinema

Counting: Cohen ed il giro del mondo dell’umanità in tre mesi

Counting

New York. Russia. Turchia. Emirati Arabi. Tre anni. Un viaggio, la vita del regista / autore, racchiusa in un video diario. Immagini, istanti, momenti che Jem Cohen (Building a Broken Mouse Trap, Night Scene New York, Lost Book Found, Instrument, Nightswimming), racchiude e ci dona senza finzione, senza artefizio. Tutto nasce da un lavoro breve, Skywriting (2012), come orazione a Chris Marker, poi proseguito giorno dopo giorno con spontaneità. Brooklyn e le sue strade, Manhattan e la sua metropolitana, scordi visti, vissuti, sentiti da un appartamento. E ancora, l’asfalto, i murales, i vetri e ciò che essi riflettono, le piste di decollo e atterraggio dell’aeroporto, riprese dal finestrino di un aereo in volo. Mosca e la sua storia, i suoi monumenti. Le strade di Istanbul: Cohen (in)segue il ricordo di Marker, osserva la sua anima e cammina con lui, quasi calcando, letteralmente le sue orme. Prova a vedere coi suoi occhi un’umanità annichilita, gelida, glaciale, in eterno conflitto con se stessa. Che si auto violenta, si auto infligge sgarbi, punizioni e si annienta da sola il futuro. Col sorriso sulle labbra, ricca di sarcasmo reiterato, contro gli altri e contro se stessi. Un’umanità che nega a se stessa possibilità, sogni, speranza per paura del fallimento o perché ha perso voglia di lottare, di mostrare ciò di cui davvero può essere capace. La guerra va avanti. Le guerre vanno avanti. Quelle si. Ma c’è ancora chi lotta, chi Vive (la maiuscola è voluta): eccoci a Occupy Wall Street, coi suoi dibattiti di piazza, che Cohen inserisce in Voice Over, su immagini di quotidianità apatica e snervante. O con sottofondo musicisti di strada, siano essi sul tetto di una casa o nella metro.

Jem Cohen

In questo suo lungo, Jem Cohen ci dona non solo un prezioso ricordo, celebrando Chris Marker ma lo spaccato di un’umanità dagli occhi spenti, a rischio cecità. Un’intimità di sequenze, nella realtà odierna: non critica ma semplicemente osservazione, come un entomologo usa fare con gli insetti. E ancora, troviamo estratti sull’inquinamento globale o la NSA su momenti di vita quotidiana dell’uomo della strada. Pubblico e privato, insomma, si mixano in un equilibrio a tratti snervante perché vero e non del tutto comprensibile con le sue idiosincrasie e le sue contraddizioni. Tra bozzetto e ritratto storico, vediamo un film documentario che vuole essere tutto e rischia di riuscirci sino alla fine: film politico? Omaggio tra cineasti? Un nuovo modo di narrare della settima arte? Jem risponde semplicemente che i suoi occhi vedono. Osservano. Guardano. E questo sguardo così profondo, magnetico, dolorosamente intrigante sulla «terra di nessuno», come la chiama lui, in stile meta-cinema, ci ricorda chi siamo, cosa siamo e cosa mostriamo a noi stessi e agli altri. In dvd a partire da 17,98 $.

Trailer:

 

Scheda tecnica:

Durata: 111′

Regia, Fotografia, Montaggio: Jem Cohen

Produzione: Gravity Hill Films

Genere: Documentario

 

Info:

emcohenfilms.com/counting

 

Stefano Labbia.