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Cinema

Il maestro – recensione

Dicotomica e poi a colori, la vita di Leonard Bernstein, non è solo quella di un’artista che ha saputo farsi racconto di una splendida storia d’amore con Felicia Cohn Montealegre, la donna dal nome “armonico”, ma è anche l’idea che si gioca in bianco e nero con sé stesso. Interpretato magistralmente da Bradley Cooper, Il Maestro è una musica che continua a suonare anche una volta arrivati i titoli di coda.

Una notizia, Leonard sostituirà all’ultimo momento Bruno Walter alla direzione della New York Philharmonic, una notizia che lo porterà al suo primo grande successo come direttore d’orchestra. Qualche anno dopo conosce l’attrice Felicia e inizia un importante frequentazione che li porterà poi al matrimonio e ad avere una splendida famiglia. Quello che però viene dichiarato subito è che Leonard oltre ad avere una passione per l’alcol continua a creare situazioni di tensione con giovani uomini. Quando gli viene commissionata la sua acclamata messa la luce del successo si mescola con l’ombra della sua vita privata che sempre più mina il suo matrimonio, i continui tradimenti con altri uomini diventano quindi di dominio pubblico e nonostante i pettegolezzi arrivino alle orecchie della figlia, Leonard minimizza le dicerie come semplice gelosia.

Ma il ritmo con cui conduce la sua vita sembra ormai fargli perdere il controllo perché come lui stesso dice, il vero problema è l’amore che nutre nei confronti delle persone. Ed è di questo amore che si fa scudo Felicia, la quale dopo aver scoperto un grave problema di salute decide di accettare anche questo lato di Leonard, di riconoscerlo e comprenderlo. L’amore diventa quindi il collante che unisce le due parti di Leonard ai suoi stessi occhi ma anche a quelli di Felicia. L’amore che non solo accetta le differenze ma le comprende, annulla le distanze creando nuovi punti di forza.

Come si fa con la musica, eccola l’armonia, suonare più note contemporaneamente per accorgersi che è l’interazione tra le diverse note suonate insieme a dare alla musica la sua ricchezza e il suo colore. “Il Maestro” è un capolavoro che non solo indaga tutti i retroscena del successo della vita di Leonard Bernstein (“la musica mi ha tenuto incollato alla vita”), ma guida lo spettatore verso una nuova forma d’amore che nasce dalla piena consapevolezza di sé, dall’accettare di essere luci e ombre e non aver paura di manifestarsi nella propria autenticità. Così come si passa dal bianco e nero ai colori saturi di un cinema d’altri tempi, la complementarità cromatica non risparmia riflessioni anche sulla chiarezza di una storia che può coesistere anche quando il successo non suona la stessa musica. L’amore è armonia nella differenza.

Questo penso sia un grande insegnamento che include e porta lo spettatore un passo avanti anche dopo il finale. “Se l’estate non canta in te, niente canta in te. E se niente canta in te, non puoi fare musica”.

Marianna Porcaro.

Voto: 9

Scheda tecnica:

REGIA: Bradley Cooper

SCENEGGIATURA: Bradley Cooper e Josh Singer

PRODUZIONE: Martin Scorsese, Bradley Cooper, Steven Spielberg, Fred Berner, Amy Durning e Kristie Macosko Krieger

PRODUZIONE ESECUTIVA: Carla Raij, Josh Singer, Bobby Wilhelm, Weston Middleton e Tracey Landon

CAST: Carey Mulligan, Bradley Cooper, Matt Bomer, Maya Hawke, Sarah Silverman, Josh Hamilton, Scott Ellis, Gideon Glick, Sam Nivola, Alexa Swinton e Miriam Shor

Trailer Ufficiale: