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Luisanna Vespa: la commedia è un’arte!

Luisanna Vespa

Il teatro è in fermento. La ripresa culturale c’è, in questo nostro Belpaese. Si sente. Si può toccare con mano: tante le compagnie di giovani attori che si cimentano in spettacoli nuovi e vecchi, mettendo in scena, spesso non senza fatica, piéce teatrali valide, figlie di passione e sentimento. Luisanna Vespa è una giovane attrice che con forza esprime ciò che ha da dire, sia esso il dramma o la commedia, sul palco. L’abbiamo incontrata. Ci abbiamo parlato. E quella che segue è la mini intervista di una ragazza con un sogno che si sta avverando, giorno dopo giorno.

S.L.: Grazie per aver accettato l’intervista, Luisanna! Luisanna e i social network: odi et amo? O prevale solo uno dei due?

Luisanna: Credo che i social siamo molto importanti nell’era in cui viviamo. Sono una risorsa, una possibilità di farsi conoscere, di esprimere, di arrivare forse a qualcosa… ho 2000 mi piace, perché no… tu pensa che per entrare in molti programmi televisivi comici vedono se su FB (Facebook NdR) sei seguito o no! Quindi come puoi immaginare sono importanti ai fini lavorativi – ovviamente parlo del mondo dello spettacolo. Io purtroppo devo dire la verità sono un po negata… ma negata in senso negativo: non so usarli! La mia passione è creare, divertirmi nel cimentarmi nello scrivere e nell’interpretare personaggi bizzarri. Ma questa non è una giustificazione anzi… penalizza il mio lavoro, in parte. Credo che devo ancora imparare molte cose… tra cui a utilizzare in modo utile e consapevole i social.

S.L.: Hai partecipato ad un talent show, di recente, quindi immaginiamo che tu non sia contraria ai talent in genere… Pensi siano fondamentali per scoprire nuovi talenti artistici? E ancora… quanto conta esser talentuosi per “sfondare” nel tuo settore?

Luisanna: Diciamo che ho partecipato ad un talent per gioco, per divertimento. È stata una prova che poi fortunatamente è andata a buon fine. Non credo molto nei talent… cioè non credo molto in un sistema che non è meritocratico. Purtroppo in certi contesti vai avanti ma fino a un certo punto. Poi non so di preciso cosa c’è nel mondo dello spettacolo perché anche io lo sto scoprendo ora! Ma posso dire, in verità che se conosci “qualcuno” è piu facile. Ovvio… delle volte è cosi delle volte no, vai avanti perche hai talento veramente. Sicuramente se sei molto bravo e partecipi ad un talent non si può rimanere indifferenti quindi può essere un trampolino di lancio ma devi anche saper sfruttare bene l’onda che cavalchi… fare scelte giuste e capire bene in che direzione andare. Purtroppo questo lavoro non è solo essere artisti e creativi ma e anche imparare ad essere manager di se stessi… cosa molto difficile per me!

Per quanto riguarda il talento, come dicevo prima credo sia fondamentale per sfondare ma credo anche che il talento nasce e si manifesta studiando, approfondendo, migliorando e facendo esperienza. Perché così un qualcosa che dentro di te è un seme, germoglia. Ed esso può diventare un albero meraviglioso solo se coltivato ogni giorno. Io credo che il talento sia “avere una predisposizione a” ma poi come in tutte le cose necessita di pratica e studio. E allora li si che diventi molto bravo e pronto al mondo dello spettacolo!

S.L.: Luisanna e il teatro: quando è nata la passione? L’hai sempre avuta?

Luisanna: È una domanda bellissima. Ci penso ogni giorno, a quando mi è nata questa passione folle per il teatro… Credo di aver sempre avuto un amore per il teatro, per il mettersi in gioco e sopratutto un amore profondo per tutto cio che è comico. Mi ricordo che ho iniziato a fare spettacolo per attirare l’attenzione dei miei parenti all’eta di 8/9 anni: facevo gli spettacoli a casa, organizzavo il grande circo del sabato sera costringendo i miei nonni, mia mamma e mio fratello ad assistere al grande evento. Avevo preparato tutto, costumi, interpretazioni e chiaramente, da buona egocentrica che ero e che sono, facevo tutto io. Mi ricordo inoltre che la parte migliore dello spettacolo era quando facevo il clown: lì davo il meglio di me! Tutti ridevano, si divertivano… E a distanza di tempo ho capito che quell’esperienza ha segnato il mio cuore! Sembra banale ma è così: per un comico sentire ridere alle proprie battute, al proprio modo d’essere, diventa una gioia per il cuore, ti senti abbracciato. E più ridono e più il tuo cuore ride dentro. Poi con il tempo e crescendo ho abbandonato questa folle ricerca. Che all’eta di 14 anni al liceo è tornata in me. Si, è il teatro che ha preso me e mi ha portato avanti nel tempo. Mi ha scelto forse per una missione importante, chi lo sa. Come ogni mezzo comunicativo, credo che il teatro sia in grado di rivoluzionare il modo di pensare, di far vedere punti di vista diversi, di far crescere la comunità: è cosi che è nato, per migliorare la società. Forse mi ha scelto – lo dico con presunzione – per questa ardua impresa. Mi chiedo solo se potrò mai essere all’altezza.

S.L.: Ultima domanda, giuro: ho letto le parole di Carlo Delle Piane in un’intervista rilasciata di recente per un magazine e le cito testuali – vorrei che le commentassi: «(Nei ragazzi di oggi, nel cinema di oggi) manca il sacrificio, la volontà di imparare, però allo stesso tempo hanno una fortuna che noi non abbiamo mai avuto: oggi con una piccola cinepresa e un po’ di volontà e organizzazione si può mettere insieme abbastanza facilmente una troupe, anche se rudimentale, perché quasi tutti possono permetterselo. È cosi che si comincia, dal basso, per arrivare sempre più in alto e migliorare.». Insomma… è davvero così “facile” girare un prodotto di qualità al giorno d’oggi?

Luisanna: Credo di si. Assolutamente magari non di altissima qualità dipende sempre dalle aspettative che hai… ma credo che sia possibile con i mezzi che abbiamo, partire in questa maniera. Io sto facendo un po’ un percorso “all’antica”. Cioè faccio gavetta, come i vecchi tempi… forse dovrei “modernizzarmi”… anche perché sono giovane e non capisco perché non ne sia in grado! Credo inoltre che sia una strada “facile”, perchè già in molti la praticano. E allora forse noi giovani teatranti dovremmo inventarci un nuovo modo di fare teatro!

S.L.: Grazie mille per la disponibilità! E – anche se non ne hai bisogno – in bocca al lupo!

Stefano Labbia.