Museo – Folle rapina a città del Messico

Prima o poi bisogna fare i conti con l’inesistenza di Babbo Natale. Questo discorso ai bambini non piace, ma arriva il tragico momento della verità in cui bisogna farsi forza, seppellire il mito di Santa Claus e accontentarsi dello spirito natalizio che, se non altro, porta tutti gli anni a riunirsi attorno ad una tavolata chiassosa. E poi ci sono i regali. Sembrano tutti piuttosto presi dal Natale, perfino in Messico che, dall’avvento dei Maya in poi, non avrebbe certo bisogno di importare miti e leggende; però sono tutti molto indaffarati la notte del 25 e lo sa bene Juan Nomez, trentenne inconcludente a cui fin da piccolo i divieti simili a “questo non si tocca” sono sempre andati stretti. E Sarà proprio Juan, con la fida compagnia di un complice sfaccendato, ad approfittare della puntuale distrazione del brindisi natalizio per mettere a segno il colpo della vita: trafugare i reperti di inestimabile valore custoditi nel Museo Nazionale di Antropologia di Città del Messico e dedicarsi alla nobile arte della ricettazione. Ma se la prima parte del piano va liscia – rubare non è semplice, ma neanche impossibile -, trovare un mercato di sbocco per vendere la refurtiva si rivela un grosso problema: merce troppo rovente e riconoscibile per essere acquistata senza finire nei guai. Con il bottino sul groppone e la coscienza appesantita – sembra che un’intera nazione si identificasse in quei reperti e i ladri sono stati definiti “nemici della Patria” – comincia il viaggio dissipato di Juan verso la decadenza, verso le figure erotiche sognate in adolescenza, verso gli scenari desolati di Acapulco Bay. La vicenda è ispirata a fatti realmente accaduti che il regista Alonso Ruizpalalacios – autore di Gueros, lungometraggio vincitore di oltre 40 premi internazionali – ha saputo descrivere con la giusta dose di angoscia, concedendo anche inquadrature non convenzionali – la scena del furto, per citarne una, viene raccontata per fotogrammi, ma in realtà gli attori sono in posa, sforzandosi di restare immobili: lo si evince dai loro micro-movimenti e da un accesso di sonoro.

Nel complesso un buon film – se non altro per la netta distanza da taluni cliché d’oltreoceano – i cui toni indugiano anche sul delicato rapporto genitori-figli, sulle aspettative disattese e sulla paura di deludere.

Tiziano Pitisci

SCHEDA TECNICA

DATA USCITA: 31 ottobre 2018
GENERE: Drammatico
ANNO: 2018
REGIA: Alonso Ruizpalacios
ATTORI: Gael Garcia Bernal, Simon Russell Beale, Ilse Salas, Alfredo Castro, Leticia Brédice, Lisa Owen, Lynn Gilmartin, Leonardo Ortizgris
PAESE: Messico
DURATA: 128 Min
DISTRIBUZIONE: I Wonder Pictures

TRAILER

Voto: 7