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Cinema

Pepe Mujica. Una vita suprema – recensione

Pepe Mujica

In una piccola fattoria a Rincon del Cerro, nella periferia di Montevideo,  “El Pepe” è seduto su una vecchia panchina fatta di tappi riciclati colorati e condivide il suo mate con Kusturica mentre ripercorre gli avvenimenti, le sensazioni e le emozioni più significativi della sua vita, in una conversazione totalmente informale.

Per chi conosce già la storia di José Mujica e del suo movimento politico, i “Tupamaros”, il film non racconta nulla di nuovo della vita dell’ex politico, che viene ripreso perlopiù durante scene di vita quotidiana: sul suo trattore intento a cantare una canzone; mentre annaffia le sue piante ed i suoi fiori; la mattina quando si alza dal letto; alla guida del suo maggiolino azzurro.  Kusturica viene anche accompagnato nei luoghi che una volta erano considerati i più poveri della città e gli vengono mostrate le case in via di costruzione per le persone senza un tetto. Tutti in città amano El Pepe, lo rispettano e lo ringraziano per il suo operato. Perché in fondo Mujica è questo: un uomo umile e modesto che ha dedicato la sua vita (nonché gran parte del suo stipendio pari al 70% al mese circa) per aiutare chi più ne aveva bisogno. Per questo è stato battezzato come “il presidente più povero del mondo” o “una pecora nera al potere”.

Quello che viene evidenziato nel film, che forse per certi versi non rende giustizia a El Pepe, ma che per altri sottolinea perfettamente la sua personalità, è appunto questo suo essere un uomo semplice, che vive la propria vita esattamente come la vivrebbe chiunque altro, passeggiando al centro commerciale o bevendo un bicchiere al bar con la propria compagna di vita, Lucia Topolansky.  Spesso Mujica viene ripreso mentre è intento a farsi scattare delle foto o a farsi dei selfie con le persone che lo ammirano e lui stesso ammette di passare ore, in quel modo ma che lo fa volentieri.

Pepe

Quello che viene messo in luce nel documentario non è tanto la sua vita da attivista politico, già nota ai più, quanto gli aspetti più interiori e personali, come ad esempio il rimpianto di non aver avuto dei figli perché troppo preso dalla vita politica.

L’approccio di Kusturica nel raccontare la storia di El Pepe risulta forse un po’ riduzionistica e passiva, tuttavia è Pepe stesso che con i suoi racconti fa emergere tutta la sua grande personalità, facendo percepire a chi lo ascolta quanto tutto quello che ha fatto nella sua vita lo ha fatto perché ci credeva e ci crede ancora.

Come già detto, il film non aggiunge nulla a quello che già si sa di Mujica: questo documentario è destinato a far luce sul personaggio e sulle sue gesta con un target certo: per chi di lui non sa nulla.

Anna Iarossi.

Regista: Emir Kusturica
Genere: Biografico, Documentario
Anno: 2018
Paese: Argentina, Uruguay, Serbia
Durata: 74 min
Data di uscita: 13 ottobre 2019
Distribuzione: I Wonder Pictures
Trailer:
 Voto 6