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Cinema

The Wife – recensione

The Wife

The wife è brivido. È passione. È segreti. Ed è virgole, accenti e punti. Soprattutto di domanda. Per quanto si può tenere un segreto? E soprattutto quanto si può fingere di essere chi non si è? Questo film vi farà tremare e vi sconvolgerà nella sua semplicità: perché ogni famiglia che si rispetti ha un segreto… Più o meno grande. Più o meno importante. La trama: Dietro ogni grande uomo c’è una donna ancora più grande. Peccato che molto spesso sia costretta a vivere nell’ombra. Questa è la storia di Joan Castleman, interpretata dalla 6 volte candidata al premio Oscar® Glenn Close, donna dalla bellezza impeccabile, mai intaccata dal tempo. Quarant’anni passati a sacrificare il proprio talento e i propri sogni, lasciando che suo marito, l’affascinante e carismatico Joe (Jonathan Pryce), si impadronisca della paternità delle sue opere. Joan assiste, per amore, alla sfavillante e gloriosa carriera dell’uomo, sopportando di buon grado tutte le menzogne e i tradimenti. Ma alla notizia dell’assegnazione all’uomo del più grande riconoscimento per uno scrittore – il Premio Nobel per la letteratura… Gli scrittori sono invidiosi. Per razza. Per intelletto (più o meno) acuto. E non acquistano libri. E se lo fanno… li plagiano. Si copiano tra loro. Si fottono l’un l’altro. Spudoratamente. Selvaggiamente. Spilluccano le moine, i sussurri delle vite degli altri sibilate sui treni… e fanno fortuna. Non tutti. Qualcuno. Quelli più avvezzi (reggetevi forte…) all’imbroglio. Imbrogliando per primi se stessi… e tutti quelli che prestano loro attenzione. Questo film è molto di più di una tragedia shakespiriana messa su alla spicciola. È un’analisi vera, tagliente, sprezzante, acuta e feroce della scrittura. Di quello che c’è dentro. E dietro. È una critica sul perché scrivere sia per la maggior parte degli autori solo una questione di mero ego. Uno scrittore ha qualcosa da dire solo se sa sognare. The wife è una critica sul perché scrivere, dunque. Sull’esigenza dell’autore che è quasi sempre personale. Ed è anche una critica arguta su come scrivere e su quando fermarsi. Perché per uno scrittore essere letto ê tutto e la domanda che angustia tutti gli amanti della scrittura è proprio questa: quando fermarsi? Fino a quando è giusto continuare a sognare di poter proclamarsi scrittore, sperando di regalare emozioni a chi legge? Può essere un valido motivo smetterla quando l’unico a investire su te stesso… sei tu? Quando continui a sponsorizzarti appellandoti al primo libro autoprodotto di Virginia Woolf – verità o leggenda che sia – pagando per pubblicare quelle “sudate pagine” che nessun altro sente l’esigenza di stampare? Insomma… se è vero che la concorrenza è tanta, cosa rende di successo oggi uno scrittore ed il suo libro? The Wife ce lo mostra. O almeno ci mostra quello che dovrebbe essere: un libro è grande solo se ha forma e contenuto al suo interno. Una Glen Close strepitosa sovrasta per intensità e furia della sua interpretazione tutto il resto del cast comunque in parte. Buona la regia (Bjorn Runge – Alle prime luci dell’alba, Happy End) e la fotografia. Film basato sul romanzo dal titolo “The Wife” di Meg Wolitzer. Assolutamente da vedere.

Stefano Labbia.

Scheda tecnica:

 

  • DATA USCITA:
  • GENERE: Drammatico
  • ANNO: 2017
  • REGIA: Björn Runge
  • ATTORI: Glenn Close, Jonathan Pryce, Christian Slater, Annie Starke, Elizabeth McGovern, Max Irons, Harry Lloyd, Alix Wilton Regan
  • PAESE: Svezia, USA
  • DISTRIBUZIONE: Videa
  • REGIA: Björn Runge
  • SCENEGGIATURA: Jane Anderson
  • MUSICHE: Jocelyn Pook
  • PRODUZIONE: Tempo Productions Limited, Anonymous Content, Meta Film

 

Trailer:

 

 

Voto: 8