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Teatro

Uomini Terra Terra

Uomini Terra Terra” di e con Giorgio Cardinali, regia di Sara Greco Valerio e musiche di Mauro Tiberi è uno spettacolo che ripercorre le vicende sismiche che hanno interessato l’Aquila ed i suoi abitanti, soffermandosi sul terremoto del 6 Aprile 2009 che ha causò 309 morti.

L’autore ripercorre le vicende che accadono nei giorni che precedono la devastante scossa sismica e denuncia la superficialità del sapere dei depositari della scienza, a cui fa capo il “Re” Guido Bertolaso, direttore della protezione civile. La scienza viene qui intesa come sistema politico,massmediale e burocratico. È in questa accezione che il sistema scientifico è chiuso su se stesso e miope. La scienza ridotta a mero strumento di controllo sociale, che, con i suoi messaggi rassicuranti ed incapace di prevedere il disastro, finirà per aggravarne la portata.

Lo Sciamano eretico, Giampaolo Giuliani, incarna il rapporto antichissimo tra l’uomo e la terra, un rapporto che gli permetterà di prevedere una tragedia imminente ma che rimarrà una previsione sterile sebbene sia basata sulla lettura di fenomeni, sul procedimento per ipotesi e successive verifiche. Lo sciamano è uno scienziato a cui viene negata la possibilità di esprimersi perché è tagliato fuori da i “veri” depositari della scienza, perché non è laureato, perché è un elemento disturbante, che risveglia le coscienze, che invita a pensare, a fidarsi delle proprie intuizioni e a ricercare.

Gli spettatori, gli aquilani in balia dei mass media, a metà tra l’antica civiltà contadina, ormai dimenticata, e il moderno spettatore televisivo, piegato drammaticamente alle logiche imposte dal mezzo, sono divisi: la Terra, tremando, sancisce la rottura tra sé e i suoi abitanti, ormai incapaci di riannodare i fili di un rapporto realmente intimo con essa . Più in generale, il terremoto, la faglia che si apre sulla crosta del mondo, segna una frattura, una scissione dell’uomo che appare diviso tra due opposte trascendenze. Da un lato il rapporto viscerale con la terra da cui, secondo molte mitologie, l’uomo ebbe origine. Dall’altro lato la trascendenza delle moderne tecnocrazie come quella dei mass media quanto quella della scienza che, nella rappresentazione, è intesa come sistema politico-burocratico.

Giorgio Cardinali ripercorre in maniera satirica e corrosiva la cronaca delle vicende che hanno preceduto e seguito il terremoto dell’ Aquila avvalendosi dell’interazione col chitarrista che alleggerisce la tensione nel corso dello spettacolo. Uno spettacolo che sicuramente regala pensiero ma che, in conclusione, non incide fino alla fine lasciando lo spettatore in attesa di un qualcosa che infine non avverrà.

 

Scheda tecnica:

Con Giorgio Cardinali
Musiche eseguite dal vivo da: Mauro Tiberi
Supervisione Artistica: Giancarlo Fares
Teatro: Teatro Stanze Segrete
Indirizzo Via della Penitenza, 3 (Trastevere)
Roma, Italia
Dal 18 al 23 dicembre 2018
Da mart. a sab. ore 21 dom. ore 19
Voto: 7